Conciliazione obbligatoria. Avvocati contestano la legge.
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- Creato Giovedì, 14 Aprile 2011 00:00
- Pubblicato da LA NAZIONE
GROSSETO. Avvocati in rivolta. La Camera civile dei principi del foro grossetano si è riunita ieri approvando un documento nel quale chiede il sostegno dei cittadini contro la conciliazione obbligatoria, introdotta a novembre da un decreto attuativo del Governo e di fatto scattata dal 21 marzo. «Le nostre non sono ragioni corporative — spiega l’avvocato Massimo Ceciarini, presidente della Camera civile — gli interessi che tuteliamo non sono solo i nostri ma anche quelli di tutti coloro che si rivolgono alla giustizia».
In pratica, secondo quanto introdotto dal Governo, per le cause civili, quantomeno per «quasi tutte» secondo gli avvocati, è introdotto l’obbligo di fare un tentativo di mediazione prima di andare in Tribunale. «Questo passaggio — spiega Ceciarini — può durare fino a quattro mesi e svolgersi a discrezione di chi lo chiede per primo in qualsiasi sede del territorio nazionale. Per cause che riguardano contenziosi per meno di mille euro le spese saranno di 60 euro, ma già per contenziosi tra i 50 e i 250mila si passa a mille euro, che possono ancora salire fino a un massimo di 9.200 euro». Gli avvocati contestano l’obbligatorietà di questo passaggio, che di fatto «se non viene trovato un accordo — spiega Ceciarini — allunga il processo di quattro mesi». Ma contestano anche che i cittadini debbano pagare la camera di conciliazione per questo passaggio obbligatorio. «Teniamo presente — conclude Ceciarini — che di quattromila cause di cui ogni anno si occupa il tribunale, circa il 90 per cento dovrebbe seguire questo percorso. Tenendo conto che a Grosseto c’è una sola camera di conciliazione, questa dovrebbe occuparsi di oltre dieci cause al giorno». La questione è stata già sollevata di fronte al Tar del Lazio, che ha ravvisato un possibile «eccesso di delega» e ha chiamato in causa la Corte costituzionale.
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