Un organismo di conciliazione per l’Amiata
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- Creato Giovedì, 15 Marzo 2012 08:55
- Pubblicato da CORRIERE DI MAREMMA
ARCIDOSSO. Un Organismo di Conciliazione per l’Amiata. E’ quanto viene proposto come discussione in un prossimo consiglio comunale dal capogruppo dell’opposizione al Comune di Arcidosso Michele Nannetti. La proposta prende l’avvio dal decreto legislativo n. 18 ottobre 2010 n. 180 con il quale il Ministero di Grazie e Giustizia ha dettato le coordinate ed i requisiti necessari per la formazione ed il riconoscimento di Organismi di mediazione, siano essi pubblici o privati. “Un Istituto inserito nel nostro sistema - sostiene Nannetti - per deflazionare il carico giudiziario, attraverso cioè un tentativo obbligatorio di conciliazione in sede extra-giudiziale che le parti tra cui è insorta una questione devono provare a fare prima di potersi rivolgere alla Autorità Giudiziaria”.
Le materie di competenza di questo Organismo sono molteplici: condominio (a partire dal 20 marzo 2012), diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di azienda, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti (a partire dal 20 marzo 2012), risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. In sostanza, dall’analisi fatta dall’esponente politico risulta che “in tutto il Monte Amiata non esiste ancora nessun organismo di conciliazione, né pubblico né privato e pertanto il cittadino deve spostarsi come minimo su Siena o su Grosseto per reperirne uno, cosicché la formazione di uno nella nostra zona consentirebbe anche un risparmio per gli utenti, cosa molto utile in questo periodo di crisi economica”. Un altro aspetto molto interessante è che il costo per la formazione del citato Organismo pubblico di conciliazione sarebbe pari a zero, visto che gli enti pubblici Comunali, sia singolarmente che in veste di Unione, possiedono già i presupposti per poterlo costituire. Il consiglio che Nannetti dà alle pubbliche amministrazioni è quello di “seguire le istruzioni di cui al citato d.lgs 180/2010 (rintracciabili sul sito internet: www.giustizia.it) per formulare la richiesta di riconoscimento al competente ufficio del Ministero di Grazia e Giustizia ed essere così iscritti nell’apposito elenco”. La cultura della mediazione e della conciliazione come mezzo di risoluzione dei conflitti è una metodologia già nota da decenni nei paesi anglosassoni, statunitensi ed addirittura africani e il fatto che anche lo Stato Italiano abbia previsto questa opportunità, per Nannetti, “stimolerebbe la diffusione locale, anche a livello culturale soprattutto nelle nuove generazioni, dello spirito di conciliare come sistema alternativo ai procedimenti giudiziari per sanare le controversie”. Da qui nasce la proposta dei consiglieri di opposizione del Comune di Arcidosso di discutere questo argomento in un prossimo Consiglio Comunale per consentire al Comune di Arcidosso “di rendersi promotore e pilota verso gli altri Enti pubblici locali per la costituzione di un Organismo pubblico di conciliazione”.
Adriano Crescenzi
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