Da 9 anni a 4 mesi: la giustizia è più veloce per chi concilia
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- Creato Giovedì, 22 Marzo 2012 09:21
- Pubblicato da LA NAZIONE
Tempi della giustizia decisamente più veloci e spese ridotte ricorrendo alla conciliazione, procedura alternativa a quella dei tribunali. Per risolvere le controversie adesso la via della mediazione è obbligatoria anche nelle questioni condominiali e per le Rc auto. I cittadini possono rivolgersi a società pubbliche o private iscritte al registro nazionale riconosciuto dal ministero della Giustizia.
Alla Camera arbitrale e di conciliazione, azienda speciale della Camera di commercio di Grosseto, nel 2011 sono state presentate 542 domande, di cui sono state accettate il 60 per cento. Si sono concluse positivamente il 56,26 per cento delle mediazioni, un dato superiore sia rispetto alla media regionale (28,73 per cento) che nazionale (52 per cento). «ANDANDO in giudizio ordinario al tribunale di Grosseto e poi in appello a Firenze — spiega Alberto Zaccherotti, direttore operativo della Camera arbitrale — la durata è di almeno 9 anni; mentre se si ricorre alle procedure di mediazione, 30 giorni è il periodo medio e 4 mesi quello massimo di risoluzione della controversia, salvo casi eccezionali e su richiesta delle parti coinvolte. L’attivazione della procedura parte entro 24 ore dalla richiesta, con un incontro fissato al più tardi dopo 15 giorni». Alla presentazione dell’istanza si devono pagare 40 euro più Iva. La tariffa della mediazione, invece, varia a seconda del valore della controversia ed è predeterminata. Quindi nessuna sorpresa finale. La Camera arbitrale e di conciliazione di Grosseto, unico organismo pubblico di mediazione riconosciuto dal ministero in tutta la provincia, applica sconti vantaggiosi riservati a imprese, consumatori e professionisti che stipulano convenzioni ad hoc per l’avvio delle procedure. Inoltre è previsto il pagamento delle sole spese iniziali per le controversie di qualsiasi tipologia di valore fino a mille euro, senza applicazione della tariffa. «L’ORGANISMO pubblico — sottolinea Zaccherotti — garantisce la massima professionalità, trasparenza, imparzialità, serietà e affidabilità. Trattiamo questioni complesse non solo come tipologia ma anche per valore, dalle successioni ereditarie ai danni per responsabilità medica. La procedura va a vedere i reali interessi delle parti, prescindendo da chi ha torto o ragione. Se le parti raggiungono un accordo, il verbale sottoscritto è equiparabile a una sentenza: quindi costituisce titolo esecutivo ad esempio per l’espropriazione forzata». NEL 2012 la Camera arbitrale di Grosseto si conferma come importante punto di riferimento per la mediazione. I dati nazionali di gennaio, infatti, vedono al primo posto Bologna con 90 procedimenti iscritti, e al secondo posto Grosseto con 80, al terzo Venezia, poi Napoli e Como. I numeri per la Maremma sono in forte crescita: si va dalle dieci domande presentate nel 1999 alle ottantaquattro del 2005 fino alle 542 del 2011. Se non riescono a comporre il conflitto, le parti possono abbandonare in qualsiasi momento la procedura. A quel punto la parola passa al giudice civile.
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